LA COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA, CON LA PROVINCIA DI MILANO E CON LA PROVINCIA DI VARESE

Dopo un tempo non trascurabile di gestazione, in data 22 luglio 2004 viene sottoscritto presso la Regione Lombardia un protocollo che, con il nome di "Contratto di Fiume" , riunisce, per il momento e a fianco della Regione Lombardia, le Province e gli ATO di Milano, Como e Varese, 78 comuni facenti parte del bacino dell’Olona. nonchè l’Arpa Lombardia, l’Autorità di Bacino del Fiume Po, la Agenzia Interregionale del Fiume Po e l’Ufficio Scolastico Regionale. Trattasi di un’iniziativa a carattere regionale che, nata dalla sensibilità della giunta regionale Formigoni, ha come scopo quello di riunire attorno al “PROBLEMA OLONA” tutti i soggetti, sia pubblici che privati, che possono offrire contributi utili ad affermare un modo diverso di gestire il fiume. In questa fase il Consorzio del Fiume Olona non riesce ad entrare a far parte del gruppo nonostante ne abbia fatto formale richiesta indirizzando una lettera in Regione Lombardia in data 8 giugno 2004: ciò che pesa sulla sua ammissione è sicuramente la natura privatistica della nostra realtà. Sarà necessario attendere altri quattro anni (cfr. ns.CD del 25 marzo 2009) per vedere accolta l'istanza consortile, anche se, ad accreditamento avvenuto, si ha la soddisfazione di affermare che il Consorzio del Fiume Olona ha costituito il primo Ente privato che ha sottoscritto il protocollo. Ad ogni buon conto è proprio a partire da quella stagione che si attivano interessanti collaborazioni tra il nostro Consorzio e gli enti locali superiori. Una su tutte e di importanza primaria per contenuti riguarda il censimento completo degli scarichi che vede una fattiva collaborazione con le Province di Milano e di Varese. La fase di censimento degli scarichi è stata svolta dai tecnici dell’ente attraverso una puntuale ricognizione lungo l’asta del fiume, interessando anche i torrenti Bozzente e Lura. I rilievi sono stati effettuati, in condizioni idrologiche normali, direttamente in alveo, e, in caso contrario, percorrendo le sponde laterali. Il censimento degli scarichi è stato effettuato con rilievo topografico e posizionamento geografico su mappa topografica. Ogni punto è stato poi documentato con fotografie. Il rilievo ha riguardato gli scarichi di ogni tipo e dimensione con ciò intendendo che l’approccio ha compreso dal semplice pluviale ai collettori fognari più grossi.



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